martedì 12 novembre 2013

Ci vuole calma e sangue freddo.

C'era una canzoncina di poco conto, talmente di poco conto che non ricordo nemmeno il nome del cantante, in cui si esortava ad essere calmi in qualunque cosa si stesse facendo.

Purtroppo questa cosa è ampiamente applicabile anche a noi.

Tanto a noi giocatori, quanto a voi (o noi, ma tanto è lo stesso, siamo tutti fratelli) tifosi.

Lo scorso anno siamo arrivati ULTIMI nel ranking Fair Play del CSI Piemonte, un ranking in cui si sommano ammonizioni, espulsioni, squalifiche, multe, tecnici eccecc. Noi eravamo primi in classifica, o meglio ultimi: insomma "torvi ed inquietanti individui adulti ed ostili" DE FACTO.

In parte è colpa dei giocatori, troppo avvezzi a parlare, a mettere le mani in luoghi in cui non bisognerebbe metterle e in parte, va detto, è colpa del tifo troppo caloroso.

Caloroso forse non è la definizione giusta: se fossimo calorosi SOLO nell'incitare, non ci sarebbero problemi, quando invece partono insulti più o meno pesanti all'indirizzo dell'arbitro succedono cose come queste:
Ammende
euro 30,00 alla società Basket Team Livorno Ferraris (gara OMC 006 -quella col Kappadue n.d.r.-)
per comportamento collettivamente
ingiurioso da parte dei propri sostituti nei confronti dell’arbitro in due occasioni e per ripetuti insulti all’arbitro da parte dei propri sostenitori
Il punto è che non sono solo i 30€ di ammenda, il rischio è che succedano cose spiacevoli come quelle di giovedì sera, in cui l'arbitro, caricato tutta la partita di insulti, dopo la sirena arrivi quasi allo scontro fisico coi tifosi, addirittura chiamando il 112 per un presunto pugno ricevuto nel parapiglia.

Queste cose vengono poi scritte nel referto, ed inviate al giudice sportivo che se ne frega dell'eventuale comportamento in gara dell'arbitro che ha portato alla caciara finale, e rifila un'altra multa all'ADBT, oppure una squalifica del campo, oppure ancora, opzione estrema e non auspicabile, una squalifica della squadra dal campionato.
Perché se è vero che da che mondo e mondo, nei campionati provinciali/regionali (e non solo) gli arbitri vengono fischiati e o insultati, e fanno finta di non sentire, purtroppo queste sanzioni, da questo punto di vista piuttosto incomprensibili, sono possibili, e tanto vicine alla realtà che probabilmente già oggi arriverà la comunicazione della squalifica del campo.

Purtroppo nel nostro campionato l'arbitro sente SOLO i nostri tifosi non solo perché siamo gli unici a comportarci in maniera "irruenta" o perché gli arbitri ce l'abbiano con noi, ma perché manca la controparte. Sì perché è vero che noi non siamo "posati" nel nostro essere tifosi, ma è pur vero che dall'altra parte non c'è mai nessuno, né in casa né in trasferta, quindi per forza si sentono solo le nostre voci... D'accordo, non è una motivazione valida, però mettiamola così: è un po' come essere a scuola, se stanno tutti zitti e tu sei l'unico che disturba, il prof non può non prendersela con te. E' umano.

Quindi cerchiamo di calmarci TUTTI. Tifiamo. Incitiamo i giocatori e i compagni, ma NON interagiamo con l'arbitro e, anche se non ci piace, forse dovremmo stare tutti un po' più così.....


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