martedì 12 novembre 2013

Sconfitta con onore e rammarico

Ci sono alcune cose (ce ne sarebbero a milioni) che non piacciono agli sportivi:
Infortunarsi
Fare errori umilianti
Arrivare secondi
Perdere un Derby.

La partita di ieri per (s)fortuna ci ha riservato solo l'ultima di queste simpatiche opzioni.... O forse no?
In effetti abbiamo un paio di infortuni gravi in infermeria, poi sbagliamo il 60% circa dei tiri liberi, e no, ecco, secondi non ci siamo mai arrivati, non che io mi ricordi. Però a perdere i Derby uh, quello sì, siamo bravissimi. Purtroppo.

Che poi noi non è che perdiamo il derby in trasferta, no! Noi siamo specialisti nel perdere i derby in casa. Con un tifo indiavolato (forse anche troppo?) composto da 100 e passa persone (sì anche ieri c'era il pienone) che dovrebbero spingerti oltre i tuoi limiti, noi che siamo dei fessi riusciamo a perdere il derby casalingo.

E questa cosa irrita parecchio.

Sperando di non dover tornare in futuro sulle questioni legate alle DESIGNAZIONI ARBITRALI, passiamo a parlare della partita. Cosa abbiamo sbagliato? Boh tante piccole cose. La più irritante è la montagna di tiri liberi sbagliati (20 e passa), che quando perdi di 4 punti, alla fine fanno la differenza. Prendendo per esempio Congionti del Cigliano ha un personale superiore al'85% dalla lunetta (15 su 18). Le partite si vincono anche così, con la "nostra media realizzativa avrebbe fatto 9 punti in meno e avremmo vinto noi... E invece...



Comunque ogni sconfitta è una lezione. Si impara dagli errori e si cresce.

Non ho intenzione di fare i soliti pagelloni, stavolta non saprei chi mettere negli up and down quindi mi limiterò solo ai commenti.

Rizzo: tanta corsa, tanto cuore, difende col coltello tra i denti, è impreciso in attacco, ma è uno di quelli che suonano la carica nel momento della rimonta. Elgrinta.
Falchetti: si fa vedere sotto canestro con la solita grinta, anche quest'anno va poco a segno ma si fa notare in difesa. Tenace
Fracchetta: quelle calze al ginocchio nun se possono vedè, la cavigliera robotica però gli consente di essere agile e gommoso come al solito. Molleggiato.
Parasiliti: difende come un mastino sul portatore di palla avversario, sul finale ci regala un due su due da tre punti che infiamma la tribuna e ci regala speranza. Bombardiere ritrovato.
Grimaldi: solita prestazione maiuscola, in crescendo, non perde la calma dalla lunetta sul finale, suona la carica nelle fasi cruciali, sprona i compagni. Fondamentale.
Corbiletto: convocato all'ultimo per il forfait di Mosca, (fuori per sospetto strappo al polpaccio) inizia  facendo una marea di falli in pochissimi minuti, costringendo coach Massa a tenerlo in panca. Poi toglie il suo consueto costume da Orso Grizzly e diventa docile come un agnellino gigante e mette a segno anche canestri importanti. Minuetto in crescendo.
Lavarino: lascia a casa il gemello scarso visto nella prima di campionato e torna il Lavarino che più ci piace, con personalità e tecnica. Bentornato.
Gambarotto: zitto zitto la butta dentro, difende e mantiene alto il ritmo come al solito. Tranquillo
Costanzo: fa tutto bene, anzi benissimo. Tutto tranne una cosa. Dieci sculacciate, e 5 pateravegloria per la bestemmia. Eretico.
Rubino: stavolta non segna. Però si rivela uomo assist, servendo un bellissimo pallone a Costanzo ad inizio partita, oltre a fare un importante lavoro difensivo. Operaio.
Massa: non una delle prestazioni migliori, deve imparare a far valere il suo cognome, nel senso di MASSA corporea. Sotto canestro la sua stazza fisica può dare di più. Panzer buono.
Antoniotto: Stavolta non ci siamo dimenticati di lui. L'anno scorso era famoso per la sua sonnolenza, quest'anno sembra aver cambiato ritmo. Anche se stavolta non segna, è evidentemente in continua crescita, riuscirà a trovare più spazio per lui. Consistente.

Tabellini
10-11, 25-24 (15-13), 37-39 (12-15), 53-57 (16-18)
Rizzo 1, Falchetti 2, Fracchetta 3, Parasiliti 7, Grimaldi 14, Corbiletto 5, Lavarino 9, Gambarotto 2, Costanzo 10, Rubino, Massa, Antoniotto.

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