lunedì 2 novembre 2015

Derby Thriller per i senior

Come ogni buon Derby che si rispetti, la partita è sempre HOT.
Quest'anno, per aggiungere del pepe al Derby, si è aggiunto il passaggio del nostro ex coach, il primo coach del team senior CSI, Tony Zedda sulla panchina del Cigliano.

Il fattore thrilling non è comunque dato da questo cambio di casacca, ma dal fatto che la partita sia stata stantia ed equilibratamente noiosa fino alla fine, quasi a voler fare salire la tensione per preparare un finale con il botto.

E che ci crediate o no, è successo tutto negli ultimi due minuti.



Il punteggio è stato sostanzialmente equilibrato tutto il match, con il Cigliano sempre avanti di pochi punti e noi sempre dietro a rincorrere, mettendo in campo una difesa discreta ma un attacco poco incisivo. Nonostante la nostra pochezza, l'attacco del Cigliano, orfano di Guido Paci, si affidava praticamente solo a Fardin, che ha portato avanti la baracca da solo mettendo a segno una valanga di punti (15 per l'esattezza), alcuni dei quali francamente incredibili, complimenti a lui.

La nostra difesa a zona, all'inizio è parsa fiacca ed inefficace, soprattutto in fase di taglia fuori al rimbalzo e in attacco una certa immobilità e parecchia frettolosità, ci hanno portato ad avere percentuali dal campo ridicole, per non parlare delle percentuali dalla lunetta: vergognose. Se avessimo segnato la metà dei liberi che abbiamo sbagliato, non ci sarebbe stata gara, tanto per chiarire le cose.

A due minuti dalla fine, sotto di 7 punti, ci siamo dovuti inventare qualcosa. Qualcosa che li spiazzasse e li frenasse in fase di costruzione di gioco, visto che loro riuscivano ad andare a canestro con troppa semplicità, ci siamo inventati una zone press asfissiante.
In questi ultimi due minuti lo score del Cigliano si è fermato mentre noi siamo riusciti a mettere a segno ben otto punti con una semplicità disarmante.

Le pagellozze.

MVP of the game: Michele Sferlinga.
All'inizio era un tantino contratto, con lo sguardo spento e quasi preoccupato. Poi nell'intervallo lungo si è ripreso. Contropiedi, palle rubate, canestri, difesa asfissiante.... Gli è tornato il sorriso e lo ha fatto tornare a noi coi sui 14 punti e il suo canestro decisivo per la vittoria. Maturo.

Up
Rubino: Fisicamente da Toro di Villabate è passato a Bisonte di Villabate, ma lotta sempre come un Toro. Inesauribile.
Falchetti: il capitano -è sempre lui il capitano, almeno moralmente- non sente ancora il freddo e sfodera una prestazione maiuscola. Accaldato
Misuraca: 34 anni (*avevo scritto 33 erroneamente, probabilmente lo vedo talmente giovane che gli lego già gli anni all'anagrafe...) e non sentirli. Io non l'ho mai visto così in forma, credetemi. Peccato solo per quelle triple che non entravano. Si rifarà. Duracell.
Gambarotto: Potenzialmente inesauribile a livello di energie fisiche, in campo è OVUNQUE. Niente, quando si mette la divisa va in trance agonistica, non si riesce a tenerlo fermo.
Michelone: Il Dutùr è uno di quelli che se si mettono in testa di praticare uno sport, non lo praticano tanto per fare qualcosa, ma ci si applicano. La grinta e la dedizione che ci mette sono tutte raccolte in quel tentativo di stoppata con tuffo acrobatico al termine del secondo quarto. Sembrava Buffon che cercava di parare una punizione di Pirlo sotto il sette. Palla presa, preso anche il braccio dell'avversario, nessun canestro, due tiri liberi, ci sta. Grintoso.

Bene ma non benissimo
Ferrato: no, non ha giocato una brutta partita, anzi. Solo che avrebbe bisogno di qualche allenamento in più. Perché per il resto anche a due all'ora, quando ha la palla in mano non gliela riesci a rubare, e se vuole penetrare, penetra.
Terzago: sì mi autopagello e allora? Parlerò di me in terza persona, come i pazzi: gioca bene nel secondo quarto, buona difesa a rimbalzo e nel far girare la palla a centro area in attacco. Benino nel secondo stint a inizio terzo quarto dove sbaglia due canestri (il secondo con interferenza, per non dire manata, ma vabbè, chissenefotte) e in difesa non è così incisivo come nel secondo quarto. Migliorabile
Osta: non è il solito osta cattivo e tagliente, per tutta la partita sembra assente, sia in fase difensiva che offensiva, poi per fortuna alla fine si sveglia e piazza la zampata segnando in quei famosi due minuti uno dei canestri decisivi. Distratto
Bonafin: (ma sì, recensisco anche il coach, chissenefrega, mal che vada mi fa il pane con il purgante.) Il bene è nelle fasi di panchina, non sbaglia un cambio, né al momento clou il cambio di difesa, né durante la partita a dare indicazioni. Il non benissimo è legato al fatto che non è sceso in campo. Non si mangia la pizza senza correre un po' eh! Affamato.

Down
Antoniotto: Decisamente down e irriconoscibile (no aspetta, è tornato quello di due anni fa.... quindi riconoscibilissimo)... Vorrei tanto sapere cos'aveva in testa giovedì. Giangi ritorna! Lassie.


Note a parte, non si dovrebbe fare, ma lo facciamo lo stesso, tanto non siamo professionisti quindi chissenefrega. Complimenti all'arbitro, la Sig.na Motfolea, arbitro FIP, ha preso in carico un impegno davvero difficile, quello di arbitrare un derby sentitissimo, maschile, arbitrandolo con equilibrio e grande personalità, mantenendo gli animi tranquilli fino alla fine. La ringraziamo non solo per come ha gestito il gioco, ma perché ci ha permesso di disputare una partita che diversamente non avremmo potuto giocare, e qui lo facciamo senza dubbio anche a nome del basket Cigliano. Se lo merita!

ADBT Livorno Ferraris, Cigliano Basket
10-13, 17-22 (7-9), 29-33 (12-11), 41-40 (12-7)

Falchetti 12, Sferlinga 14, Rubino 4, Ferrato 3, Bonafin, Osta 2, Misuraca 2, Gambarotto 4, Michelone, Terzago, Antoniotto.

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