martedì 14 febbraio 2017

Ti amo.

Cara pallacanestro,
              ci siamo conosciuti ormai tanti anni fa, era un fresco pomeriggio settembrino e dal palazzetto sentivo la tua voce fatta di palloni che rimbalzano, scarpe che cigolano sul pavimento e quel meraviglioso "FLAP" che fa la palla quando entra nel canestro. Il tuo richiamo era irresistibile.
Mi sei piaciuta da subito, così dinamica, frizzante, ma anche così cervellotica. Mi è sempre piaciuto il fatto che fossi uno sport per tutti, dove tutti fanno più o meno tutto: certo, ognuno ha il suo posto in campo, il più piccolo magari gioca lontano dal canestro e il più grande sta in mezzo all'area a prendere gomitate e rimbalzi, ma tutti attaccano e tutti difendono.
All'inizio, certo, avere a che fare con te non è stato facile e non lo è tuttora: pretendi sempre il massimo della concentrazione, non bisogna mai stare fermi e inoltre richiedi una certa dose di preparazione tecnica per maneggiare correttamente il tuo cuore, quel bel pallone a spicchi arancione che solo a vederlo, ti mette allegria.
Però una delle cose più belle di te è che sei sempre in costante evoluzione e ogni volta scopro qualcosa di nuovo di te. Sei anche sorprendente!
Però tu spesso e volentieri mi facevi del male, te lo ricordi quante volte ci siamo separati? Ogni volta che tornavo da te erano gomitate, graffi, calci, distorsioni, lussazioni. Ci siamo separati tante, troppe volte. Ma sono sempre tornato. Bastava sentirti, sentire il profumo del tuo cuore e mi innamoravo di nuovo di te.
E che dire delle sconfitte, sempre più delle vittorie, ahimè. Tuttavia, ogni ad ogni vittoria è sempre festa. Ho visto Presidenti stappare bottiglie buone per una vittoria dopo 10 sconfitte, ho visto aprire birre a fine partita per festeggiare un dignitoso secondo posto, ho visto gente in lacrime per aver vinto un pidocchioso trofeo estivo. Vincere è il modo migliore per superare le difficoltà.
E poi, non riesco a stare lontano da te! Ci ho provato, ma poi mi manca il fiato...Forse un giorno sarò troppo vecchio per correre con te, forse lo sono già, forse dovrò andarmi ad accomodare dall'altra parte sulle gradinate o comodamente sul divano con il telecomando in mano, o forse cercherò di trasmettere lo stesso amore che provo per te a qualche giovane allievo...
C'è solo una cosa di cui sono certo. Non smetterò mai di amarti, pallacanestro.
Per sempre tuo,
Il Giocatore di pallacanestro. 


Ecco, questo è amore vero. Amore che si prova ogni giorno, per sempre. Cercate di essere così innamorati come lo siete della pallacanestro, anche con i vostri partner. E non importa che ci siano alti e bassi, se un amore è puro, resiste. Altrimenti è un'infrazione di 24 secondi.
Buon San Valentino, che siate fidanzati o no e ricordate che domani e dopodomani e i giorni a venire, dev'essere sempre così, altrimenti non vale.



PS: Lo abbiamo scritto un po' tutti insieme: percui fatti e cose accadute, potrebbero non coincidere con la realtà. L'unica cosa vera è l'amore per la pallacanestro.


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